Porte aperte al Dirham!

Pubblicato il 14 giugno 2024 alle ore 14:58

Termina oggi la pagliacciata aperta sul tacciato e non provato movimento societario che vedeva il gioco di quote societarie tra Elliott e Redbird, la procura, triste di doverlo fare, si arrende ed il Milan torna libero da ipotetici terremoti interni.

Il compito della procura e delle concorrenti è finito e stranamente combacia con il periodo stadio, le famiglie arabe che scrutavano la situazione alla finestra ora sono libere di avanzare le proprie proposte.

Non scordiamoci che l'attività principale del nostro "presidente" , se si può chiamare così dopo aver da poco ricordato il presidente vero, è quello di procacciare investitori poichè in 2 anni Redbird dovrà 600 milioni a Elliott per non rischiare la fine del cinese nerazzuro che viene cacciato dalla sua squadra dopo averla pignorata Oaktree.

La fortuna del Milan è quella di essere il club calcistico che attira maggior audience nel mondo medio-orientale e quindi le interminabili casse delle famiglie arabe stravedono per l'acquisto della squadra meneghina, ma non solo, anche il fondo PIF veglia la situazione alla lontana per l'acquisto o il subentro in quote nel Milan.

Facciamo un passo indietro, posiamo il pallone nell'armadio ed introduciamoci a piedi pari nel mondo della finanza, il Milan ha tenuto una squadra ai minimi costi ottimizzando al più possibile il risultati per quello che sono ed erano effettivamente i mezzi, ad oggi il Milan è l'unica squadra italiana con i bilanci in positivo anche se di pochi euro ma ciò permette di presentare una società sana e non in perdita ai vari paperoni interessati, è l'unica società che ha già acquistato il terreno dove erigere lo stadio in quel di San Donato Milanese, ha attualmente una ottima visibilità in Europa, consideriamo che l'ingaggio più alto nel Milan è percepito da Leao con un netto, tutto compreso, di meno di 7.5 milioni all'anno che con decreto crescita si trasformano in 9.4, prendiamo ad esempio l'inter che con l'ultimo rinnovo tocca i 17 con Lautaro, gli introiti tv sono gli stessi e la differenza sulle entrate è minima ma con esborsi che fanno chiudere i bilanci ad oggi con un saldo negativo di circa 300 milioni.

Mr. Gerry Cardinale da buona lince di mercato è quasi giunto al suo obbiettivo, aspettare i permessi per la costruzione ed il progetto in mano da parte di "WEBUILD" per presentarlo e vendere un gioiellino all'arabo di turno che vuole sperperare i suoi "dollaroni" al profumo di cherosene per far shopping nelle più prestigiose boutique calcistiche del mondo creandosi il suo giochino personale, un pò come PSG o Man City, noi Milanisti abbiamo già l'acquolina alla bocca pensando di fare della famiglia agnelli i nostri benzinai personali e delle restanti semplici negozi dove sperperare un pò del denaruccio che avanza.

Una domanda nasce spontanea, perchè dovrebbero buttarsi nel Milan e non, ad esempio, nell'inter che oggettivamente oggi è la più forte?

Semplice domanda a cui rispondere, fin dai tempi di Berlusconi, al quale di marketing e audience nessuno può spiegare nulla, ha fatto del mondo medio orientale la sede di vacanza del Milan portando gli arabi a girare metà giorni dell'anno vestendo i colori rossoneri, Cardinale, da buon americano ha invece attivato un'altra mossa ovvero "Branding Ambassadors" in poche parole il Milan ha portato alla corte di Milanello i giocatori più importanti dei loro paesi portando il Milan ad essere seguito dai seguaci dei propri pupilli, ad esempio il colpo top lo possiamo accostare a Pulisic, n° 10 e capitano della nazionale statunitense, i numeri danno un picco mostruoso da parte dell'attrazione e del merchandising del Milan nel paese più importante al mondo.

Vediamo cosa succederà ma che il Milan sia sul mercato non è una novità e che i prossimi presidenti vengano con il cammello è uno scenario più probabile che non, ergo tutti a bordo del cammello a fare incetta dei talenti d'Europa e tanti saluti al risparmio attuale.

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