L'ora dei saluti e dei conti

Pubblicato il 26 maggio 2024 alle ore 14:44

Game Over, tasto stop alla stagione del Milan, tra rimorsi, errori ed in pre dalla depressione calcistica il dramma sportivo dei Rossoneri per la stagione buttata è finalmente finito almeno limitando i danni salvando le partecipazioni ed incassi minimi per la stagione a venire.

Le scene quasi toccanti di ieri sera nell'ultimo match a San Siro per Pioli e per gli uscenti avevano caricato l'ambiente poi speto nuovamente dopo l'ennesima delusione dell'anno in una partita a valore zero, nonostante le deludenti performance del Milan, Mister Pioli rimane una grande figura della storia recente del Milan, il calcio non ha memoria e questo si sa ma fingiamo che oggi la abbia e ricordiamoci che ha preso un Milan devastato delle incompetenti proprietà precedenti e nella più ampia carenza storica di buoni giocatori in rosa, portando in pochi anni il ritorno in champions del Milan, un campionato ed una semifinale di champions, tutto sommato è un ottimo risultato considerate le armi di cui ha disposto, ringraziamo anche la concorrenza di scarsissimo ordine.

Il Milan va quindi a perdere il bomber titolare degli ultimi anni Olivier Giroud, il leader carismatico dello spogliatoio Simon Kjaer, ultimi due baluardi di carisma ed esperienza dopo la perdita di Ibra, fortunatamente sarà finalmente allontanato da Milanello Mattia Caldara, idem per Mirante ormai in condizione pensionabile, si aggiungeranno probabilmente anche Pellegrino e Romero, spogliatoio dimezzato ed in totale ristrutturazione.

Dopo appunto una stagione che ci ha visto finire secondi a 20 punti di una privilegiata Inter, eliminati ai gironi di champions, eliminati da una discreta Atalanta in Coppa Italia, eliminati dall'Europa League da una Roma con una rosa che non supera il "decente" come valutazione, chiudendo con 99 gol all'attivo, buonissimo risultato, e più di 60 gol subiti vedendoci a circa 3 volte quelli subiti dalle dirette concorrenti nazionali ed internazionali, uno schifo, a cui si aggiungono e sono di forte supporto ai numeri, gli innumerevoli infortuni riscontrati da settembre, chiudiamo gli occhi provando a rimuovere tutto sperando che l'anno prossimo potremmo non vergognarci di dire che tifiamo il Milan.

Il Milan, per nome, storia, blasone, rosa e tifoseria merita decisamente altro, ad oggi purtroppo non si intravede nulla di buono all'orizzonte soprattutto dopo la molto probabile scelta di far accomodare sulla panchina più gettonata d'Italia un allenatore che in carriera non ha mai combinato nulla di buono se non pantofole, come tutti i Milanisti sarò il suo più grande tifoso anche se non scommetterei un euro su un allenatore che non conosce le regole del gioco perdendo partite inserendo giocatori a caso per un x numero di volte a sua discrezione sbeffeggiando ogni tipo di regolamento.

Mike Peterson Maignan sembra avere le valigie in mano, forse è lui la celebre cessione per finanziare il mercato oltre alle cifre da riscuotere in giro con i vari CDk, Saelemakers, Colombo, Maldini, etc... Il mercato del Milan dovrebbe avere un budget di circa 150 milioni di euro, come lo scorso anno, cifra che fa tremare a sentirla così ma guardandosi attorno bastano per prendere 3 buoni giocatori e per puntare un campione bisognerebbe anche fare una aggiuntina, molto dipenderà anche dal decreto crescita e da quello che è in ballo con l'Arabia, nel mentre preghiamo perchè un comprensivo club ci levi da torno un Origi in direzione Milanello dopo una stagione a dire poco deludente.

Se per Theo e Leao sono pronto a scommettere che non si sposteranno dall'ombra del Duomo posso dire il contrario sulle permanenze di Bennacer, Pobega, Jovic, Adli e Tomori, in tutti i casi, almeno per quanto riguarda l'11 di partenza al Milan saranno necessari un terzino destro per sostituire il titubante Calabria, un centrale di difesa che sappia fare il suo lavoro, un mediano che porti muscoli alla manovra ed ovviamente un ottimo centravanti per sostituire il partente Giroud a cui accostare almeno un paio di colleghi se partisse anche Jovic, forse Sesko, Gyokeres o Guirassy, ci può almeno consolare che i bilanci sono in ordine a differenza delle altre e che la proprietà anche se non sembra ma ha un enorme potere economico e forse lo socntro a stelle a strisce che si è abbattuto su Milano con Oaktree può far aprire il portafoglio per eleggere l'americano più figo di Milano.

Che Silvio ci protegga dall'alto dispensando consigli che lo fanno tutt'ora ricordare come il protettore del Milanismo.

 

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